19 luglio 2015

Le 10 migliori App per smartphone per imparare l'inglese (gratuite)

Gli smartphone sono entrati di prepotenza nella nostra quotidianetà, per questa ragione oggi non se ne può fare più a meno.
Ma questi dispositivi tascabili si rivelano molto utili soprattutto quando si parla di apprendimento, in quanto possono essere utilizzati ovunque.

Oggi vorrei segnalarvi alcune applicazioni utili per imparare l'inglese.
Dando per scontanto che già conosciate Duolingo, di cui avevo già parlato qualche anno fa, passiamo a sondare alcune app meno conosciute, ma a mio parere molto valide.
Alcune le utlizzo anch'io quotidianamente.

Ecco le 10 migliori App per imparare l'inglese:

1) Wlingua è molto utile soprattutto per chi inzia da zero.







  • Le lezioni sono suddivise in livelli , ovvero si parte da un livello per principianti (A1) fino ad arrivare ad un livello intermedio (B2). Esiste la possibilità di sostenere una prova per ogni livello .
  • Un'altro aspetto interessante è la possibilità di scegliere tra una pronuncia americana e una inglese.
  • Gli esercizi sono molti e vari.
  • 2 modalità di registrazione : Premium e Base, ovviamente in quello base ci sono alcune limitazioni.
In sintesi, lo trovo molto utile per chi parte da zero. Per chi invece ha già delle solide basi è sconsigliato perchè può risultare molto noioso.

 2) Hai problemi con i Phrasal Verbs? Ti consiglio di installare Phrasal Verbs Machine.
In pratica ti mostra i vari Phrasal Verbs attraverso degli esempi davvero buffi.
Le immagini ti rimarrano sicuramente nella mente e non dimenticherai più il loro significato.
La grafica è davvero ben fatta ed è molto divertente.







3) Impariamo giocando. Inglese
Quest'applicazione è molto utile per ampliare il proprio vocabolario.
Molto semplice da usare e molto intuitiva, anche perchè è possibile utlizzarla in lingua italiana. (o in qualunque altra lingua desideriate).
I vari vocaboli sono divisi in categorie (home, clothers, color, nature, fruits, ecc...).

Per ogni parola avrete: l'immagine, l'ortografia, la trascrizione fonetica, la pronuncia audio e la traduzione in italiano.
In breve, sto parlando di questo (a parte l'audio) :
Un altro aspetto interessante è l'alfabeto, per il quale esiste una categoria completamente dedicata ed esso. Infatti molte volte viene trascurato, dando per scontato che tutti lo sappiamo, e poi è sempre molto utile un bel ripasso.

4) Se siete appassionati di letteratura e vorreste migliorare le vostre capacità di pronuncia, lettura e comprensione, non esiste niente di meglio di questa raccolta di ebook in lingua inglese.
La raccolta si divide per generi e troverete veramente un immensità di ebook gratuiti.

5) English Idioms and Phrases

Immensa raccolta di proverbi, modi di dire e phrasal verbs.
Consigliato a chi è già ad un livello intermedio.




6) Gioca e Impara L'INGLESE

Altra App molto semplice ed utile per migliorare il proprio vocabolario.
Consigliata a chi è alle prime armi e per chi vuole imparare divertendosi.

7) Grammatica inglese

In quest'applicazione trovate esericizi di grammatica e spiegazioni di regole grammaticali (in inglese).

8)  English exercises

Quì sono disponibili molti esercizi per esercitarsi con la grammatica.

9) Grammatica Inglese

Praticamente un libro di grammatica, gratuito, sempre a portata di mano. (in inglese)
Ci sono anche degli esericizi.

10) English Listening Test

Esercizi di ascolto e comprensione , da un livello per principianti ad uno avanzanto.


Se ciò che vi preme è migliorare la vostra capacità di ascolto e comprensione, questa è l'applicazione che dovete scaricare ...


 Dunque, la mia "classifica" delle 10 migliori applicazioni per imparare l'inglese ovunque, finisce qui.
Ma appena scopro qualcosa di nuovo e valido sicuramente sarete i primi a saperlo.
Dunque tenetevi aggiornati !

18 luglio 2015

Differenza tra As e Like

As e Like sono due termini che creano spesso confusione e vengono spesso usati in modo errato , perché entrambi vengono usati per mettere a confronto azioni e situazioni.
Figurarsi che molte volte anche gli inglesi li usano in modo errato.
Vediamo di fare un po' di chiarezza con una semplice spiegazione:

Like è una preposizione.
Like è sempre seguito da un sostantivo.

Ad esempio:

The cat is black like the night.
I've been working like a dog all afternoon.
She looks like her mother.


As è una congiunzione.
As è sempre seguito da una frase principale (soggetto + verbo)

Ad esempio:

She treats me as I would like to be treated.
He went to Cambridge University, as his father had before him.
She is cute, as most of her family are.

Vediamo di chiarire meglio questa differenza:

He looks like a doctor (like + sostantivo)
He looks as a doctor does (as + soggetto + verbo)
She treats me like a dog  (like + sostantivo)

Mettiamo il caso che io domandi ad una persona :

Who came to the party?

Lei potrebbe rispondere:

Angela did as Tom and Sam.
 
Ovvero:

Angela era alla festa, come anche Tom e Sam.
Anche in questo caso as si accompagna ad un verbo e soggetto.

Possiamo notare che anche nell'esprimere il nostro accordo verso un'affermazione vale la stessa regola:

A: I like poems
B: As do I (*versione più enfatica e formale del più comune So do I)


As si usa inoltre quando si parla di una funzione svolta da qualcuno o qualcosa.

I worked as shop assistant for two years when I was a student.
He used is books books as an umbrella.

Dunque qual è la differenza fra queste due frasi?

1) As your boss , I forbid you from using the mobile at work.
2) Like your boss, I forbid you from using the mobile at work.

Nella prima affermazone si intende "essendo il tuo capo, in posizione di..."
Nella seconda "sono d'accordo con il tuo capo e come lui anche io ti proibisco di usare il telefono"


 As if / As though hanno la stessa funzione di as ma vengono usati in situazioni irreali.

As...As si usa nei comparativi di ugualianza:
He's not as tall as his brother.

Inserisci la risposta corretta scegliendo fra until, since e for












<br /> Until, Since or For?<br />






















Until, Since or For?


Completa l'esercizio, inserendo la parola mancante negli spazi vuoti.














1) I've lived in America I was four years old.

2) I am going on a holiday three weeks.

3) I have been away 10 a.m.

4) I have been studying half an hour.

5) It has been raining he arrived.

6) I stayed up three in the morning.

7) Wait here I come back.

8) I've been married five years now.
























I miei lettori chiedono.. Qual è la differenza tra "say" e "tell"?

Ho ricevuto diverse e-mail da parte vostra che mi chiedevano di chiarire la differenza tra questi due termini.
Per questa ragione ho deciso di scrivere questo post, nella speranza di essere il più esariente possibile.

Innanzitutto sappiamo che say e tell hanno lo stesso significato  e sappiamo anche che si usano in maniera differente.

Vediamo come!
  1. say non è seguito da me, him, her, ecc.... mentre tell sì!  Say me what you think  Tell me what you think 
  2. Il verbo say viene usato per introdurre un discorso diretto. Tell no. 
  3. Se nominiamo la persona cui si è detto qualcosa dobbiamo utlizzare la forma to say something to someone. She said "I love you" to me.
  4. Say viene utilizzato anche quando si fa riferimento a qualcosa di breve che qualcuno ha detto, anche non specificando le parole esatte. 
  5. Tell ha il senso di "raccontare", Say corrisponde maggiormente a "dire qualche parola, fare un commento". 
  6. Nel caso del discorso indiretto si possono utilizzare entrambi. Con Tell la persona a cui si parla dev'essere espressa senza il to.
  7. L'imperativo nel discorso indiretto si costruisce con to tell someone to do something. I told her to go.
  8. Quando si parla al telefono bisogna usare frasi fatte , e quindi evitiamo di dire tell me. Alcuni esempi sono: It's me. Hi Jessica. How are things?/ What's new? what's up?/ good to hear from you. Ovviamente tutte queste frasi vanno dette al posto del "tell me" , che traduce il nostro "dimmi"
Inoltre:

dire la verità , una bugia a qualcuno = to tell (someone) the truth, a lie
raccontare storie, barzellette (a qualcuno) = to tell (someone) stories, jokes


17 luglio 2015

Ode to a Nightingale by John Keats

My heart aches, and a drowsy numbness pains
My sense, as though of hemlock I had drunk,
Or emptied some dull opiate to the drains
One minute past, and Lethe-wards had sunk:
‘Tis not through envy of thy happy lot,
But being too happy in thine happiness,-
That thou, light-winged Dryad of the trees,
In some melodious plot
Of beechen green, and shadows numberless,
Singest of summer in full-throated ease. O, for a draught of vintage! That hath been
Cool’d a long age in the deep-delved earth,
Tasting of Flora and the country green,
Dance, and Provençal song, and sunburnt mirth!
O for a beaker full of the warm South,
Full of the true, the blushful Hippocrene,
With beaded bubbles winking at the brim,
And purple stained mouth;
That I might drink, and leave the world unseen,
And with thee fade away into the forest dim:Fade far away, dissolve, and quite forget
What though among the leaves hast never known,
The weariness, the fever, and the fret
Here, where men sit and hear each other groan;
Where palsy shakes a few, sad, last gray hairs,
Where youth grows pale, and spectre-thin, and dies;
Where but to think is to be full of sorrow
And leaden-eyed despairs,
Where Beauty cannot keep her lustrous eyes,
Or new Love pine at them beyond to-morrow.Away! Away! for I will fly to thee,
Not charioted by Bacchus and his pards,
But on the viewless wings of Poesy,
Though the dull brain perplexes and retards:
Already with thee! tender is the night,
And haply the Queen-Moon is on her throne,
Cluster’d around by all her starry Fays;
But here there is no light,
Save what from heaven is with the breezes blown
Through verdurous glooms and winding mossy ways.I cannot see what flowers are at my feet,
Nor what soft incense hangs upon the boughs,
But, in embalmed darkness, guess each sweet
Wherewith the seasonable month endows
The grass, the thicket, and the fruit-tree wild;
White hawthorne, and the pastoral eglantine;
Fast fading violets cover’d up in leaves;
And mid-May’s eldest child,
The coming musk-rose, full of dewy wine,
The murmurous haunt of flies on summer eves.
Darkling I listen; and, for many a time
I have been half in love with easeful Death,
Call’d him soft names in many a mused rhyme,
To take into the air my quiet breath;
Now more than ever seems it rich to die,
To cease upon the midnight with no pain,
While thou art pouring forth thy soul abroad
In such an ecstasy!
Still wouldst thou sing, and I have ears in vain-
To thy high requiem become a sod.
Thou wast not born for death, immortal Bird!
No hungry generations tread thee down;
The voice I hear this passing night was heard
In ancient days by emperor and clown:
Perhaps the self-same song that found a path
Through the sad heart of Ruth, when, sick for home,
She stood in tears amid the alien corn;
The same that oft-time hath
Charm’d magic casements, opening on the foam
Of perilous seas, in faery lands forlorn.Forlorn! the very world is like a bell
To toll me back from thee to my sole self!
Adieu! The fancy cannot cheat so well
As she is famed to do, deceiving elf.
Adieu! Adieu! thy plaintive anthem fades
Past the near meadows, over the still stream,
Up the hill-side; and now ‘tis buried deep
In the next valley-glades:
Was it a vision, or a waking dream?
Fled is that music: -Do I wake or sleep? 




Traduzione 

Ho il cuore a pezzi, e una lenta indolenza
tormenta i miei sensi, quasi avessi bevuto cicuta,
o scolato un sonnifero torpente
poco fa, annegando nel Lete:
non è per invidia del tuo destino felice
- anzi, son troppo felice per la tua felicità -
che tu, Driade boschiva dalle agili ali,
in un melodïoso intreccio
di verdi faggi e innumerevoli ombre,
l’estate canti a gran voce e in tranquillità. Oh, che darei per un sorso di vino!
rinfrescato a lungo nel suolo scavato a fondo,
che sa di Flora e di verdi campi,
di balli e provenzali canti, e di risa scottate al sole!
Oh, per un calice colmo di caldo Sud!
O d’Ippocrene, che non mente e i volti avvampa,
con bolle perlate ch’ammiccano all’orlo,
e labbra tinte di viola;
da poter bere, e inosservato lasciare il mondo,
e con te svanir nell’oscurità del bosco:Lontano svanir, dileguar, e oblïare del tutto
ciò che tu, tra le foglie, non hai mai conosciuto,
la fatica, la malattia e l’angoscia,
qui, dove l’uomo seduto, ascolta le pene altrui;
e la paralisi fa tremar quei pochi capelli rimasti, grigi e mesti,
dove i giovani sbiadiscono e come spettri scarniscono, morendo;
dove il solo pensare vuol dir riempirsi di dolore
e gli occhi gravar dalla disperazione,
dove la Bellezza, degli occhi non può serbar lo splendore,
né rammaricarsene in eterno il nuovo Amore. Via! Via! Me ne volerò da te,
non lasciando che Bacco mi trascini coi suoi felini,
ma sulle cieche ali della Poesia,
benché la mente, lenta, ne dubiti, esitando;
Ed eccomi a te! Dolce è la notte,
e fòrse la Luna siede sovrana sul trono,
coi suoi astri fatati riunitisi attorno;
mentre qui non c’è luce,
se non quella che le brezze sospingon dal cielo
nell’oscurità dei boschi e nei muscosi sentieri contorti.Non riesco a veder quali siano i fiori ai miei piedi,
e nemmeno il delicato incenso che sui rami è sospeso,
ma provo a indovinar, nel profumo dell’oscurità, le delizie
che il mese propizio concede
ai prati, ai boschetti e ai selvaggi alberi da frutto;
i biancospini, e le rustiche rose canine;
la violetta, ch’appassisce in fretta, tra le foglie nascosta;
e la figlia maggiore di metà Maggio,
la futura rosa muschiata, ricca di nettare di rugiada,
il mormorante rifugio d’insetti nelle sere d’estate.Nelle tenebre ascolto, e così tante volte
ho quasi amato la morte indolore,
dandole nomi delicati in tanti versi ricercati
perché nell’aria recasse con sé il mio lieve respiro;
Òra, più che mai, sembra opportuno morire
a mezzanotte cessar senza soffrire,
mentre tu la tua anima attorno riversi,
dall’estasi rapito!
Tu continueresti a cantare, ed io, ad aver orecchie senza senso-
divenuto terra oramai, per il tuo requiem intenso.Non sei venuto al mondo per morire, tu, uccello eterno!
Le generazioni affamate non ti schiacciano mica;
la voce ch’ascolto in questa notte fuggente,
l’udirono in passato contadini e imperatori:
lo stesso canto che forse s’insinuò
nel cuore straziato di Ruth, quando in preda alla nostalgia,
restò in lacrime tra i campi di grano lontani;
lo stesso canto che così spesso
ha incantato finestre fatate, sui mari spumosi
e insidiosi spalancate, nelle magiche terre oramai dimenticate.Dimènticàto! La sòla paròla è com’ùna campàna
che a mòrto rintòcca e da tè mi ripòrta alla mìa solitùdine.
Addio! La fantasia non può più ingannar così bene,
com’è solita far, il folletto illusore.
Addio! Per sempre! Il tuo verso lagnoso si spegne
oltrepassando i vicini prati, sorvolando l’immoto ruscello,
risalendo la china del colle; ed ora è a fondo sepolto
nelle vicine radure della valle:
E’ stata una visione o un sogno ad occhi aperti?
Quel suono è ormai disperso: - Sogno o son desto?